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Nelle tre valli del Parco, oltre ai piatti più tipici e noti della cucina ligure dell'entroterra se ne possono degustare altri, caratteristici, talora, dei singoli paesi.
I piatti tipici sono oggi oggetto di riscoperta da parte dei ristoratori più attenti: la Baciocca, i Micotti, la torta di riso, il Castagnaccio o la Patun-a (preparati a base di farina di castagne), la Puta, i Testaieu, il formaggio San Sté, il Prebugiùn (preparato con cavoli, patate ed erbette di campo), tutte pietanze gustose, tipiche di una cucina povera di ingredienti ma non di sapori, che meritano di essere assaggiate. Per quanto riguarda i dolci ricordiamo i Canestrelli e la Pinolata di S. Stefano d'Aveto e le Rotelle di Borzonasca. La cottura nel "testo", ancora oggi effettuata in molte case e in diversi agriturismi e trattorie, insaporisce il pane e le pietanze in maniera speciale. Non mancano, specialmente nelle località a più diretto contatto con lo Spezzino, il Parmigiano e il Piacentino, influssi della cucina montanara di quelle province. Una gita e, ancor meglio, un soggiorno nel Parco debbono anche essere occasione di provare e apprezzare la gastronomia locale, elemento culturale tutt'altro che secondario per la buona conoscenza di un territorio.
Nelle valli del Parco esistono ancora alcune antiche varietà locali di prodotti ortofrutticoli, sapientemente conservati o riscoperti dagli agricoltori: la cipolla rossa di Zerli, la nocciola "tapparona" e le patate quarantine, tra gli altri. Nelle aree più tipicamente montane del Parco i principali prodotti che si possono ancora acquistare direttamente presso chi li fa o raccoglie sono gli ortaggi, le patate, i frutti di bosco, i funghi (anche secchi e sott'olio), le carni di mucca, i formaggi vaccini (San Sté e Sarasso, in particolare) e gli insaccati (salami, coppa, beròdi - sanguinacci - tra gli altri); mentre nelle zone di collina o che si affacciano verso la costa si possono acquistare soprattutto formaggi di pecora e capra (formagetta), olio, uva e vini (Ciliegiolo, Vermentino, Bianchetta genovese), frutta, nocciole. In tutto il territorio del Parco vengono prodotte squisite varietà di miele, marmellate, castagne, mais (e relative farine), liquori.