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Ieri il Parco dell’Aveto, quale migliore performance nell’ambito delle aree protette regionali in materia di acquisti verdi, è stato invitato alla conferenza per la presentazione dei VII rapporto sugli acquisti verdi dell’Osservatorio di Legambiente e Fondazione Ecosistemi.
Collegata in videoconferenza, la dott.ssa Elena Piacezzi, funzionario amministrativo dell’ente, ha illustrato l’esperienza del Parco dell’Aveto sul tema del Green Public Procurement e acquisti verdi; un percorso avviato già nel 2006 con l’ottenimento certificazione ambientale ISO14001, che continua ad essere rinnovata anno dopo anno e che ha favorito l’attivazione di un sistema di monitoraggio sugli acquisti di beni e servizi, orientati verso un continuo miglioramento delle prestazioni ambientali.
Un approccio virtuoso, in allora volontario e dipendente dalla sensibilità del personale alle tematiche ambientali, che ha accresciuto in maniera determinante le competenze interne all’Ente Parco, così da trovarsi pronti nel momento in cui, a partire dal Codice degli Appalti 2016, i Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono divenuti obbligatori, tanto che oggi possiamo considerarli un “valore aggiunto” negli acquisti.
La scelta di materiali preferibili dal punto di vista ambientale, perché meno impattanti sull’ambiente e sul consumo di risorse, così come l’orientamento dei servizi ad una maggior consapevolezza delle proprie interazioni con gli aspetti ambientali non hanno solo una ricaduta diretta sui costi ambientali, ma sono un forte stimolo al mercato che si rivolge alle pubbliche amministrazioni, per garantire un’offerta sempre più variegata e competitiva di prodotti e servizi a ridotto impatto ambientale.
L’Ente Parco, così come le altre amministrazioni pubbliche che si riconoscono nei principi del Green Public Procurement, devono essere un “traino” verso la transizione ecologica e diventare un modello a cui ispirarsi per tutti i settori della società, cittadini compresi. Ed in questo è fondamentale il ruolo del nostro Centro di Educazione Ambientale e alla sostenibilità, che grazie ai tanti progetti di sensibilizzazione rivolti alle scuole (ma non solo) riesce ad amplificare il messaggio e diffondere in maniera capillare indicazioni e suggerimenti su come trasferire i comportamenti ambientalmente preferibili nella vita quotidiana di ciascuno.