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Negli ultimi mesi sono pervenute al Parco, e tuttora pervengono, numerose richieste in merito alle problematiche relative alla Peste Suina Africana (PSA) e alla presenza o meno di limitazioni e divieti alle attività outdoor e non solo. In effetti la comunicazione mediatica, così come l'evolversi della situazione di mese in mese, può lasciare spazio a incertezze o dubbi nel pubblico. Cerchiamo di fare chiarezza per i nostri fruitori con questo avviso, che terremo aggiornato.
La lotta alla diffusione della PSA avviene anche mediante azioni di tipo preventivo, per limitarne la diffusione sul territorio nazionale ed europeo. La possibilità che l'infezione si possa diffondere dalle aree dove è presente, per esempio tra i suini selvatici (cinghiali) che vivono in boschi e campagne, e raggiungere aree ad oggi indenni, fino ad intaccare allevamenti ed altre attività importanti sotto il profilo produttivo, con gravissimi danni economici, è oggetto di azioni di contrasto preventive, che riguardano non solo attività direttamente collegate ai suini (allevamento e macellazione per quelli domestici e caccia per quelli selvatici), ma anche -per determinate zone- le attività outdoor che si esercitano appunto nei prati e nei boschi (escursionismo, MTB, ricerca funghi ecc.). Lo scopo è di far applicare nelle aree infette o potenzialmente tali alcune misure di biosicurezza, per esempio imponendo il cambio delle calzature prima e dopo l'escursione, o la disinfezione delle ruote delle biciclette dopo una gita, in modo da limitare tale diffusione se successivamente ci si recasse altrove o si facesse ritorno in aree non ancora infette.
Le zone individuate dai Regolamenti UE sono di 4 tipi:
Solo nelle Zone di restrizione II (non in quelle di tipo I) sono previste limitazioni e indicazioni che interessano attività all'aria aperta praticabili anche nel Parco (escursionismo, MTB, raccolta funghi ecc. e ogni attività sul terreno).
Nelle Zone di restrizione I le limitazioni riguardano invece unicamente gli allevamenti di suini e le attività relative alla caccia al cinghiale.
In tutto il territorio vige comunque l'obbligo, da parte di ciascuno, di segnalare al servizio veterinario della ASL competente il rinvenimento di carcasse di cinghiali, astendendosi comunque dal toccare o spostare l'animale.
A seguito della recentissima pubblicazione del Regolamento UE 2023/1485 del 18/07/2023, ad oggi -rispetto alla PSA- i Comuni del Parco dell'Aveto sono così classificati:
Ne (Val Graveglia): non interessato dalla malattia
Mezzanego (Bassa Valle Sturla): zona I
S. Stefano d'Aveto (Media Val d'Aveto): zona I
Borzonasca (Alta Valle Sturla): zona II
Rezzoaglio (Alta Val d'Aveto): zona II.
Come detto, nei comuni non interessati (Ne) e in quelli in zona I (Mezzanego e S. Stefano d’Aveto) non ci sono limitazioni alla pratica delle attività outdoor.
Nei Comuni in zona II (nel nostro caso, Rezzoaglio e Borzonasca) vi sono invece da rispettare alcune semplici ma importanti regole di biosicurezza per esercitare le attività escursionistiche all’aria aperta e gli sport outdoor. Siete tutti invitati a collaborare in modo che la situazione possa restare a livelli accettabili e consentire ancora, oggi e in futuro, lo svolgimento delle vostre attività preferite, senza ulteriori limitazioni, che altrimenti potrebbero essere emanate...
Si tratta peraltro di semplici comportamenti che, se adottati, permettono lo svolgimento di tutte le attività outdoor praticate, in piena sicurezza per l’ambiente.
È appena il caso di segnalare che in buona parte della Liguria montana (e non solo) delle province di Savona e Genova, e anche delle regioni confinanti, tali restrizioni sono in vigore da tempo e le attività all’aria aperta e l’economia collegata non si sono fermate: turisti, gitanti e villeggianti hanno continuato e continuano tranquillamente a fruire del verde, del fresco, della natura e dei sapori del nostro bellissimo entroterra.
Grazie per la collaborazione.
PESTE SUINA AFRICANA (PSA) - DISPOSIZIONI PER ATTIVITÀ ALL'APERTO
È in vigore l'Ordinanza n. 2/2023 del Commissario Straordinario alla Peste Suina Africana del 20/04/2023, come chiarita con nota del Commissario Straordinario del 10/05/2023, inviata al Presidente della Regione Liguria e ai Sindaci. L'Ordinanza è in vigore fino al 31 agosto 2023.
Nel rispetto delle misure di biosicurezza descritte nell'Allegato 2 della Ordinanza, nel territorio dei Comuni del Parco dell'Aveto ricadenti nella Zona di restrizione II del Reg. UE 2023/1485 del 18/07/2023, fino a cessazione dell'emergenza sono consentite le attività all'aperto quali:
Le manifestazioni e/o i raduni campestri con un numero superiore a 20 persone in aree non delimitate e recintate o prossime alle strade asfaltate sono soggette ad autorizzazione da parte dell'autorità comunale.
MISURE DI BIOSICUREZZA – estratto dell'Allegato 2 dell'Ordinanza n. 2/2023 (RICHIESTE SOLO PER LE ZONE DI TIPO II):
Mappatura delle zone di restrizione (link Regione Liguria)